Se siamo interessati alla possibilità di fare una JamSession con dei musicisti che si trovano in un’altra nazione o magari dall’altra parte del mondo , possiamo utilizzare il piccolo programmino che ci mette a disposizione  www.ninjam.com  tramite il quale in un batter d’occhio possiamo accedere in una serie di stanze virtuali nelle quali trovano spazio al massimo otto musicisti alla volta ma sufficienti per fare della buona musica insieme a loro utilizzando il nostro strumento preferito opprtunamente collegato alla scheda audio del nostro PC .   

Se invece possediamo il programma Reaper , al suo interno troviamo un VST appositamente predisposto per collegarci al sito di Ninjam e gestire in un modo migliore il nostro audio aggiungendo effetti e magari registrando la session ; per i più esperti del settore aggiungo che la latenza del segnale audio (ritardo tra la produzione e l’ascolto del suono ) è minima ed è quasi impercettibile perciò indossando una buona cuffia avremo la sensazione quasi reale di trovarci assieme ad altri musicisti in una saletta di registrazione .

A differenza di altri programmi simili , questo ha il vantaggio di non richiedere un collegamento ADSL ultraveloce ma è sufficiente il classico 5 Mb/s in dload e 350 Kb/s in upload e dulcis in fundo , è completamente gratuito e non necessita di registrarsi , quindi possiamo suonare in completo anonimato , Grande !!!!!!!!!!!!! non è vero ???

 

 

Costruiamo un PC di scorta

Pubblicato: 7 agosto 2011 in Musica

Oggi costruiamo un  pc da tenere di scorta casomai il nostro decidesse di

lasciarci in panne all’improvviso .  Spargiamo la voce tra i nostri amici e dopo 

pochi giorni rimediamo tutti i pezzi che ci servono per assemblare il nostro PC .

Eccoli pronti sul nosrto tavolo da lavoro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco la CPU , il dissipatore termico con la sua ventola e la RAM

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco la SCEDA MADRE  dove monteremo tutti i componenti  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dopo aver posizionato la RAM e la CPU applichiamo un leggero strato di pasta termoconduttiva

tra la CPU ed il suo dissipatore  per facilitarne il contatto e quindi lo scambio termico .

Eccole montate

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Siccome il materiale che abbiamo rimediato è usato , è bene fare un piccolo collaudo al volo attaccando

gli altri componenti , Alimentatore , Hard Disk , scheda video ed audio , inseriamo la presa del monitor

mouse e tastiera e per ultima quella della corrente ed ecco fatto .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Visto che non ci sono problemi ed il pc finziona possiamo montare il tutto dentro il Cabinet che

abbiamo rimediato .  Ecco come si presenta il lavoro ultimato .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ed ora chiudiamo il cabinet , e mettiamo da parte il nostro PC di scorta sperando di non doverlo mai usare .

Voler bene

Pubblicato: 1 febbraio 2011 in Vario

Uè guagliò facimm’ o Jazz ?

Pubblicato: 3 novembre 2010 in Musica


Humor
http://mediaservices.myspace.com/services/media/embed.aspx/m=5861184,t=1,mt=video
Gilberto | Myspace Video

Nucleare ?? no basta grazie

Pubblicato: 29 ottobre 2010 in Vario

Questa sera ero alla ricerca di alcune informazioni sui cambiamenti climatici dovuti all’effetto serra e tra i tanti articoli  e filmati che ho trovato , mi sono soffermato su uno che mi ha letteralmente sconvolto , si tratta di questo :

Un utile docu-film di geopolitica.”1945-1998″ by Isao Hashimoto.

Il giapponese Isao Hashimoto ha sviluppato una mappa animata che mostra le 2.053 esplosioni nucleari avvenute in tutto il mondo durante il ventesimo secolo: dalle esplosioni su Alamogordo, Hiroshima e Nagasaki nel 1945 fino a le prove realizzate in India e Pakistán nel 1998.

Il mese e l’anno sono mostrati nell’angolo superiore a destra mentre il numero delle esplosioni nucleari per ogni paese appare sulla mappa accanto alle bandiere.

Il totale delle esplosioni si mostra in rosso nell’angolo inferiore a destra.

Film basato per la maggior parte sulle date di “Nuclear Explosion 1945-1998” di Nils-Olov-Bergkvist e Ragnhild Ferm, co-pubblicato dalla Swedish Defence Research Estabishment (FOI) e la Stockholm International Peace Research Istitute (SIPRI) nel 2000.

Nuclear Detonation Timeline “1945-1998” 
Isao Hashimoto 2003

Come può essere successa una cosa del genere senza che nessuno abbia minimamente pensato alle conseguenze che tali e tanti esperimenti potevano causare ?  ma pensiamo veramente che il grado della nostra civiltà si possa misurare in base a quanti esperimenti atomici si sono fatti o da quanti computer , automobili , aerei , armamenti abbiamo sparso per il mondo ?  sono perplesso ed un po impaurito .

A scuola di batteria

Pubblicato: 13 ottobre 2010 in Musica

Il ritmo innato dentro di noi

 

A spasso per Fiumicino

Pubblicato: 12 ottobre 2010 in Vario

Vi presento i miei nuovi ospiti

Pubblicato: 8 ottobre 2010 in Musica

Ormai è passato più di un mese da quella sera in cui qualche sconsiderato mi ha fatto trovare  nel giardinetto di casa mia una scatola con 4 micetti appena nati e la povera madre che non sapeva cosa fare se difenderli graffiandomi o  farmi le fusa ogni volta che provavo ad avvicinarmi ;Poi facendosi coraggio ha trovato un’angolino nascosto tra il fitto della siepe dove  ha portato uno per volta i suoi piccoli curandoli  con tanto amore e dolcezza .

Ora  sono cresciuti abbastanza per andare in giro da soli e si sono impossessati di tutto lo spazio disponibile nel giardino , la mamma accetta di buon grado la mia presenza ed il mio contatto con i cuccioli , non soffia e non graffia , anzi con le sue moine sta cercando di comprare la mia benevolenza , ma tanto non ce n’è bisogno , mi hanno già conquistato .

 

Musica del tubo !!

Pubblicato: 4 ottobre 2010 in Strumenti musicali

Ne sentiamo tanta di musica strana

ma questa la possiamo chiamare a giusta ragione

La musica del tubo

Grazie per il benvenuto , permettetemi di fare qualche prova in questo nuovo spazio

siate clementi con i commenti , hahaha ci fa pure rima !

Vi voglio presentare il mio primo amore ed

il mio primo acquisto ,  una stupenda ROGER madreperlata

Il mio primo amore e primo acquisto

Un blues d’annata che non morirà mai

Pubblicato: 13 giugno 2010 in Musica
 
  it’s a man’s man’s  world
 
 Oggi vi voglio proporre una vera chicca d’annata , un brano
 blues che credo tutti noi abbiamo ascoltato almeno una volta
 ma come al solito non ci siamo sffermati ad ascoltare il testo ,
 per questo ve lo propongo assieme alla traduzione , a prima
 lettura potrebbe sembrare un testo un po maschilista  ma credo
 che invece volesse essere una dichiarazione d’amore per la
 donna e dare ancora più forza all’importanza del ruolo che essa
 occupa nella nostra società .
 Oltre al testo ho trovato anche un video che è a dir poco speciale
 perchè vede come interpreti di questo splendido brano due mostri
 sacri come James Brown in coppia con Luciano Pavarotti .
 Godetevela !!!!  a presto
 
 

it’s a man’s man’s world

 

This is a man’s world
This is a man’s world
But it would be nothing
Nothing without a woman to care

You see man made the cars
To take us over the world
Man made the train
To carry the heavy load
Man made the electro lights
To take us out of the dark
Man made the bullet for the war
Like Noah made the ark
This is a man’s man’s, man’s world
But it would be nothing
Nothing without a woman to care

Man thinks of our little baby girls And the baby boys
Man make them happy ‘Cause man makes them toys
And aher man make everything, everything he can
You know that man makes money to buy from other man
This is a man’s world
But it would be nothing, nothing
Not one little thing
Without a woman to care

He’s lost in the wilderness
He’s lost in the bitterness
He’s lost, lost and …

 

 

Questo è un mondo che appartiene all’uomo
Questo è un mondo che appartiene all’uomo
Ma non varrebbe niente, niente
Senza una donna a cui dare attenzioni

Vedi, l’uomo ha creato le automobili
Per andare in giro per il mondo
L’uomo ha creato il treno
Per trasportare i carichi pesanti
L’uomo è fatto le luci elettriche
Per condurci fuori dal buio
L’uomo ha creato il proiettile per la guerra
Così come Noè ha creato l’arca
Questo è un mondo che appartiene all’uomo
Ma non varrebbe niente, niente
Senza una donna a cui dare attenzioni

L’uomo pensa ai bambini e alle bambine
L’uomo li rende felici perchè
Gli costruisce dei giocattoli
E altri uomini fanno tutto
Tutto quello che può
Tu sai che l’uomo fa i soldi
Per comprare da un altro uomo
Questo è un mondo che appartiene all’uomo
Ma non varrebbe niente, niente
Senza una donna a cui dare attenzioni

Lui è caduto in disgrazia
Lui è perso nell’amarezza
Lui è perso, perso, e…


 

                                              

  

Ricordando Joe Zawinul

Pubblicato: 1 giugno 2010 in Musica
 
Sulla scia di quello che diceva giorni fa una mia amica su un suo post ,
stamattina sono uscito di casa con una musica in testa e non ho potuto
fare a meno di canticchiarla in continuazione , una volta arrivato a casa
mi sono sentito in dovere di ascoltare l’originale e mentre l’ascoltavo
ho deciso di condividere con voi un po tutto quello che ho trovato assieme
a questo brano .
Il brano è  " A remark you made "  eseguito dai Weather Report ed ha come
caratteristica principale l’alternanza della melodia , una volta eseguita
dal basso  di Jaco Pastorius poi dal sax di Wayne Shorter e le tastiere di 
Joe Zawinul  che riescono a creare un’atmosfera dolcemente malinconica
e sognante .
Mentre ero alla ricerca di questo brano mi è tornato in mente che
purtroppo Joe Zawinul  ci ha salutati per sempre già dal 11/09/2007
( che strana coincidenza l’undici settembre mi ricorda un’altro tragico
evento ) , nonostante il cancro ed i suoi 75  anni ha continuato a calcare
il palcoscenico fino a gli ultimi giorni e così ho voluto ricordarlo a modo
mio  e presentarlo con questo piccolo post a chi non lo conosce .
 
La sua biografia è quì   :  Joe Zawinul
 
Sfido a trovare una persona che non ha mai ascoltato questo brano  : Birdland
suonato in tutte le salse ma rimane famosa la versione dei W . Report
 
ed ecco alcune sue foto , quasi sempre circondato dalle testiere
elettroniche , pianofotri e sintetizzatori .
 
                                       
 
 
                             
 
                                                    
 
                                                                                Ecco il brano  A remark you made in versione discografica
                                                                                con   Joe Zawinul alle tastiere
                                                                                        Jaco Pastorius al basso
                                                                                        Peter Erskin  alla batteria
                                                                                        Wayne Shorter  al sax
                                                                           
 
                                                              
 
 
 
                                                       L’ho anche trovato in versione Live  , ve lo propongo   in questo link     e vi auguro buon ascolto
 
 
                                                               
 
  
 
 
 

Un plagio d’annata

Pubblicato: 22 Maggio 2010 in Musica
 
 
Giorni fa mentre stavo cercando delle canzoni ei Led Zeppelin
( lo so che vi ho scocciato co sti LED ma asoltate un po )
dunque dicevo , ho trovato un filmato di Robert Plant che canta
una canzone vecchia del 72 , si chiama   ""If i ware a carpenter ""
e mentre la riascoltavo mi è tornata in mente una vecchia canzone
dei Dik Dik che si intitola  "" se io fossi un falegname ""   mi son
detto , ""o ma che caso strano"" così mi sono messo a cercare qualcosa
di più  ed ho scoperto che il testo oltre ad essere simile è stato
scritto nel 67  cioè 5 anni prima , l’armonia anche se segue un’altro
ritmo direi che è la stessa ed allora ho pensato  "" vuoi vedere che
questo è il primo caso di plagio da parte di autori stranieri di una
canzone Italiana ??  ""
I vi accludo il testo e se ci stanno , anche i video , poi giudicate voi .
 

IF I WERE A CARPENTER – Johnny Rivers
se io fossi un falegname
(T. Hardin) © 1972

If I were a carpenter and you were a lady,    Se io fossi un falegname e tu una signora
would you marry me anyway?                            mi sposeresti comunque?
would you have my baby?                                  avresti il mio bambino?

If a tinker were my trade,                              Se il calderaio fosse il mio mestiere,
would you still find me,                                    Vorresti ancora trovarmi ,
carrying the pots I made                                mentre trasporto le pentole che ho fatto
following behind me?                                       seguendomi alle mie spalle?

Save my love through loneliness                     Salva il mio amore con la solitudine
save my love through sorrow.                         salva il mio amore con il dolore.
I’ve given you my onliness.                             Ti ho dato la mia unicità
Come give me your tomorrow.                        Vieni a darmi il tuo domani.

If I worked my hands in wood,                     Se ho lavorato con le mie mani nel legno
would you still love me?                                 Vorresti amarmi ancora?
Answer me, baby, yes, I would.                   Rispondimi , baby, sì, lo farei.
I’d put you above me.                                  Ti avrei messo al di sopra di me.

If I were a miller at a mill wheel grinding, Se io fossi un mugnaio alla ruota del
mulino
would you miss that pretty dress,              vorresti perdere quel bel vestito,
and those soft shoes shinin’?                      e quelle scarpe lucide e morbide ?

Save my love through loneliness                Salva il mio amore con la solitudine
save my love through sorrow.                    salva il mio amore con il dolore.
I’ve given you my onliness.                        Ti ho dato la mia unicità
Come give me your tomorrow.                   Vieni a darmi il tuo domani.

If I worked my hands in wood,                Se ho lavorato con le mie mani nel legno,
would you still love me?                           Vorreasti amarmi ancora?
Tell me, baby, yes, I would.                    Dimmi, baby, sì, lo farei.
I’d put you above me.                             Ti avrei messo al di sopra di me.

If I were a carpenter and you were a lady, Se io fossi un falegname e tu una signora
would you marry me anyway?                  mi sposeresti comunque?
would you have my baby?                        avresti il mio bambino?
would you marry me anyway?                  mi sposeresti comunque?
would you have that baby?                      avresti quel bambino?

 

 

Se Io Fossi Un Falegname :

Cantata dai DIK DIK 1967

Se io fossi un falegname e tu una signora
tu credi davvero che mi vorresti ancora
avresti negli occhi la stessa dolcezza
oppure sarebbe soltanto tristezza

No non mi rispondere forse non lo sai
preferisco non crederlo non rispondermi mai

Se tu amassi un povero dimmi saresti tu
o saresti un’altra che vorrebbe di più
e quello che ti offro é importante per te
o vivi soltanto veramente per me

No non mi rispondere…

Se io fossi un falegname e tu una signora
tu credi davvero che mi vorresti ancora
avresti negli occhi la stessa dolcezza
oppure sarebbe soltanto tristezza

No non mi rispondere…

 

 

C’è blues e BLUES

Pubblicato: 3 Maggio 2010 in Musica
 
Credo che tutti noi sappiamo che il blues nasce dai canti popolari dei
deportati di colore che per non sentire la fatica del pesante lavoro
nei campi di cotone o di canna da zucchero cantavano le loro tristi
storie personali seguendo il ritmo dei loro ripetitivi  movimenti ; col
tempo questo tipo di canzone ha avuto anche il riconoscimento dei
discografici e anche se a livello di struttura musicale il blues è molto
semplice infatti non necessita di molti strumenti o grandi giri armonici
basta un bel ritmo cadenzato e ripetere una sequenza di dodici battute
fin quando ci pare ,  il canto che con la sua melodia struggente la fa da
padrone e ci prende e ci inchioda all’ascolto .
Sono molti i gruppi che negli anni 70 hanno provato a cimentarsi proprio
in questo tipo di musica , ma a mio avviso gli unici che ci sono riusciti alla
grande sono stati i Led Zeppelin che nonostante spaziassero dallo stile
prograssive rock alla ballade gaelica  hanno realizzato un vero capolavoro
scrivendo  "" Since i’ve been loving you " .
Il testo riprende il classico problema di chi cosrtetto all’assenza da casa
per il troppo lavoro , per non far mancare nulla alla sua amata , invece la
trova con un’altro uomo ; quì infatti la voce straziata di Plant rende al
massimo la sua soffernza e rabbia poi la chitarra di Page da il tocco finale .
Anche se il brano dura quasi il doppio dei normali 3 minuti ce lo ascoltiamo
molto volentieri perchè credo che nessuno fin’ora sia riuscito a fare di
meglio ; vi propongo due versioni di questo splendido brano , una dal vivo 
e l’altra classica da disco,il testo e la traduzione .  Buonascolto !!!!
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 

"Since I’ve Been Loving You"

Working from seven to eleven every night,
It really makes life a drag, I don’t think that’s right.
I’ve really, really been the best of fools, I did what I could.
‘Cause I love you, baby, How I love you, darling, How I love you, baby,
How I love you, girl, little girl.
But baby, Since I’ve Been Loving You. I’m about to lose my worried mind, oh, yeah.

Everybody trying to tell me that you didn’t mean me no good.
I’ve been trying, Lord, let me tell you, Let me tell you I really did the best I could.
I’ve been working from seven to eleven every night, I said It kinda makes my life a drag.
Lord, that ain’t right…
Since I’ve Been Loving You, I’m about to lose my worried mind.

Said I’ve been crying, my tears they fell like rain,
Don’t you hear, Don’t you hear them falling,
Don’t you hear, Don’t you hear them falling.

Do you remember mama, when I knocked upon your door?
I said you had the nerve to tell me you didn’t want me no more, yeah
I open my front door, hear my back door slam,
You must have one of them new fangled back door man.

I’ve been working from seven, seven, seven, to eleven every night, It kinda makes my life a drag…
Baby, Since I’ve Been Loving You, I’m about to lose, I’m about lose to my worried mind.

 
 
 

Lavorare dalle sette alle undici tutte le notti
Rende la vita un inferno, non penso sia giusto
Sono stato proprio, proprio il migliore degli sciocchi,
Ho fatto quello che potevo
Perché ti amo, baby, come ti amo, cara, come ti amo, baby
Come ti amo bambina, piccola
Ma baby, da quando ti amo,
Sto per perdere la mia mente tormentata, oh sì

Tutti che cercavano di dirmi che per me tu non eri niente di buono
Io ci ho provato, Dio, lasciami dire
Che ho fatto meglio che potevo
Ho Lavorato dalle sette alle undici tutte le notti
Ho detto che rende la mia vita quasi un inferno
Dio, non è giusto…
Da quando ti amo,
Sto per perdere la mia mente tormentata

Ho detto che ho pianto,
Le mie lacrime cadevano come pioggia
Non le senti, non le senti cadere?
Non le senti, non le senti cadere?

Ti ricordi, amore, quando ho bussato alla tua porta?
Dico, hai avuto il coraggio di dirmi che non mi volevi più
Apro la porta di casa mia, sento sbattere la porta sul retro
Devi avere uno di quegli amanti alla moda

Ho lavorato dalle sette, sette, sette alle undici tutte le notti
Rende la mia vita un inferno
Baby, da quando ti amo, sto per perdere,
Sto perdendo la mia mente tormentata

 
 
 
 
 
 
 
Quando si parla di batteria elettronica si è convinti che sia uno strumento che offre
molte facilitazioni al musicista ed una infinità di suoni di percussioni , in realtà la possiamo
anche vedere in questo modo ma non dimentichiamoci che oltre alla bravura il musicista
deve avere una enorme conoscenza tecnica dello strumento che con le sue innumerevoli
qualità aggiunte offre nuovi campi di aplicazione , come per esempio fare uno spettacolo
completamente da soli senza l’aiuto di altri elementi della band ; è proprio questo che ha
fatto e che fa  Akira Jimbo , un bravissimo batterista che ha sfruttato il suo strumento
assegnando ai PAD della sua batteria elettonica non dei semplici suoni ma delle parti di
canzone  (Campionamenti ) e che vengono esegiuti ogni volta che il PAD viene percosso.
Non so quanti di voi ricordano i CREAM  , un gruppo inglese del 1967 , ma sicuramente
il nome di Eric Clapton , Ginger Beker , Jek Bruce , vi dice qualcosa ; bene Akira ha ripreso
un loro famosissimo brano ""Sunshine of your love""  lo ha campionato ed ha assegnato
a vari PAD  diverse parti di brano in modo di poterlo eseguire completamente da solo
e tramite la batteria , facendo uno spettacolo da  ONE MAN SHOW ,,guardate il video
e capirete come ha fatto .
 
    
 
 
Con questo altro filmato più esplicativo si vede meglio come avviene
la magica ricostruzine di un brano
 
 
 
 
 
 

La batteria vista al femminile

Pubblicato: 15 ottobre 2009 in Musica
 
Se cerchiamo di fare un po di cronologia nella storia della
batteria , vedremo che sono state veramente poche le
donne che si sono approcciate allo studio ed a suonare
la batteria nelle orchestre o gruppi dando così l’idea che
la batteria fosse uno strumento prettamente dedicato ad
essere usato dagli uomini , ma per fortuna in questi ultimi
anni forse grazie alla diffusione dello studio della musica
nelle scuole ed alla facilità di aggrgarsi per costituire un
piccolo gruppo musicale ,vediamo finalmente comparire
delle presenze femminili di ottimo livello dietro a questo
strumento tanto particolare.
Non è facile individuare le capacità di un batterista mentre
suona un brano musicale , ma forse ascoltandolo in un "solo"
lo vedremo applicare tute le tecniche di sua conoscenza e
così come si apprezza un giocoliere mentre si destreggia con
i suoi attrezzi , apprezzeremo al meglio le capacità del musicista.
Voglio proporvi alcuni video di batteriste donne per confermare
quanto prima detto .
 
Cominciamo da una nostra connazionale
Alessia mattalia
 
 
 
 
Rimanendo in ambito europeo andiamo in francia e troviamo
Emmanuelle Caplette
 
 
 
 
Ora andiamo oltreoceano in america dove grazie alle famose scuole
di musica è più facile trovare ragazze che scelgono di studiare le
percussioni e quindi la batteria
se avete a disposizione 7 minuti vi propongo di ascoltare
Hilary Jones ne vale la pena !!
 
 
 
 
 
 
 
 

Un grande batterista ci ha salutati

Pubblicato: 12 ottobre 2009 in Musica
 
 
Jim Chapin grande batterista ci saluta di la sù
 
Questa estate proprio mentre si festeggiava la commemorazione del 4 Luglio
festa molto importante per gli americani , il grande batterista ed insegnante
dal quale un po tutti noi abbiamo attinto tramite i suoi innumerevoli metodi e
divulgazioni , ha deciso di salutarci definitivamente , lasciando ora un vuoto
che non credo sarà facile riempire da qualsiasi insegnante anche di alto livello
visto che lui ha fatto dell’insegnamento della batteria la sua ragione di vita .
Ho fatto un piccolo collage di articoli a lui dedicati , e ve li propongo .
 
Era nato il 23 luglio del 1919 e se n’è andato il 4 luglio del 2009, con quella che potremmo quasi definire un’oculata scelta di tempo. La comunità dei bateristi perde uno degli educator più entusiasti, capace di stare, a settantanni suonati, dietro una batteria del Namm o del Pasic una giornata intera a insegnare e motivare grandi e piccoli batteristi. Nel 1995, ultima di una lunga serie di onoreficenze guadagnate nel corso della sua carriera, era stato ammesso nella Hall of Fame della Percussive Arts Society
E’ stato allievo diretto del mito Sanford A. Moeller ne ha assimilato la tecnica e l’ha trasmessa per decenni, con passione e dedizione, ad altri grandi della batteria, come Dom Famularo e Thomas Lang e a migliaia di allievi ‘normali’.
Ha scritto alcuni metodi fondamentali per la storia dello strumento, come i due volumi delle “Advanced Techniques for the Modern Drummer” ed è stato uno dei batteristi e insegnanti più apprezzati degli ultimi decenni.
 
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Oggi 4 agosto 2009 siamo esattamente a un mese dalla scomparsa del compianto Jim Chapin.
Era l’ultimo allievo diretto di Sanford A. Moeller e per oltre 60 anni di insegnamento ha continuato a promuovere la così detta “Moeller Technique”. Dal maestro ha assimilato la tecnica e l’ha trasmessa per decenni, con passione e dedizione, a molti professionisti come Dom Famularo, Thomas Lang e migliaia di allievi. Era quasi impossibile vederlo in pubblico, nelle fiere, durante i workshop senza un paio di bacchette in mano, vivace, scattante e pieno di energia.
Ha scritto alcuni metodi fondamentali per la storia dello strumento, come i due volumi delle “Advanced Techniques for the Modern Drummer” ed è stato uno dei batteristi e insegnanti più apprezzati degli ultimi decenni.
Era nato il 23 luglio del 1919 e se n’è andato il 4 luglio del 2009, proprio mentre stava terminando il terzo volume del suo storico e rivoluzionario metodo.

La comunità dei batteristi perde uno dei pilastri della batteria moderna. Nel 1995, ultima di una lunga serie di onoreficenze guadagnate nel corso della sua carriera, era stato ammesso nella Hall of Fame della Percussive Arts Society.
Rob Birenbaum e il suo allievo per eccellenza Dom Famularo lo ricordano così:

Jim Chapin, leggendario batterista jazz ed educatore, è morto il 4 luglio 2009 in Florida. Dopo poche settimane avrebbe compiuto 90 anni.

Mr. Chapin è nato nella città di New York nel 1919. Suo padre era James Ormsbee Chapin, un artista della American Scene School, scuola di pittura e sua madre era Abigail Forbes Chapin, insegnante e scrittrice.

Mr. Chapin ha iniziato a suonare la batteria all’età di 18 anni, dopo essere stato ispirato dal leggendario batterista Gene Krupa. Ha studiato con il celebre “rudimentalista”, Sanford Moeller, e dopo soli due anni ha duettato con Krupa al World’s Fair di New York del 1939!

Nei primi anni 1940, il sig Chapin ha iniziato a lavorare sul metodo di studio per batteria pubblicato nel 1948 con il titolo “Advanced Techniques for the Modern Drummer, Volume I, Coordinated Independence as Applied to Jazz and Be-Bop.” I suoi esercizi e concetti hanno causato tale agitazione tra i batteristi dell’epoca che Jim dovette girare con un paio di bacchette nella tasca posteriore nel caso in cui fosse stato chiamato a dimostrare un passaggio particolarmente difficile o che si potesse veramente suonare ogni pattern scritto nel libro! Ancora oggi in stampa, Il metodo è diventato noto tra i percussionisti semplicemente come "Il libro di Chapin" (“The Chapin Book” )ed è probabilmente il più importante metodo per batteria mai scritto.

Tutti i grandi batteristi degli ultimi 60 anni hanno pagato i diritti d’autore essendo il “The Chapin Book” uno dei metodi più imitati in ambito didattico.

Nel 1971, Mr. Chapin ha pubblicato “Advanced Techniques for the Modern Drummer, Volume II, Independence–The Open End”, una monumentale impresa che utilizza le sovrapposizioni per illustrare la complessità dei suoi punti. Nella prefazione di questo lavoro, il Sig. Chapin ha ammesso che anche lui non poteva suonare ogni pattern presente nel metodo, in modo da ottenere lui il gancio e dover tirare fuori le sue bacchette, su richiesta, per dimostrare che tutto ciò che è stato stampato può effettivamente essere eseguito! Il volume II era circa 40 anni avanti rispetto ai tempi rendendolo, oggi, un metodo moderno!

Dal 1940 sino al 1960, il sig Chapin ha suonato con una serie di gruppi, tra cui Glen Gray e la Casa Loma Orchestra e con gruppi guidati da musicisti del calibro di Mike Riley, Woody Herman, Tommy Dorsey e Tony Pastor. Ha, inoltre, suonato con i suoi figli, Tom, Steve e il suo ultimo genito Harry Chapin, uno dei migliori cantautori degli anni 1970 e uno dei membri fondatori della World Hunger Year, portando la sua band sino agli anni ottanta.

Alcune tecniche di Jim Chapin sono state anche raccolte in un video didattico pubblicato per la prima volta nel 1992 con il titolo “Speed, Power, Control, Endurance” e che è ora disponibile anche in DVD. Sebbene la maggior parte delle persone si aspetterebbe un DVD dove poter ammirare Mr. Chapin seduto dietro il suo drum set a suonare tutti i più complicati pattern presenti nei suoi libri, in realtà Jim Chapin spende tutto il tempo su un practice pad, dimostrando la tecnica del suo maestro, Sanford Moeller, di cui egli è stato un evangelico seguace e al quale ha attribuito la sua longevità come batterista. Era la sua missione ottenere il maggior numero possibile di batteristi in grado di utilizzare il metodo Moeller per ottenere il massimo dei risultati dal minimo sforzo, evitando così la fatica e gli infortuni.

Nel corso degli ultimi 25 anni il signor Chapin ha trovato una seconda carriera. Riscoperto da una nuova generazione di musicisti affamati di nozioni lo hanno eletto a maestro per la sua profonda conoscenza della batteria e dei batteristi. Jim Chapin ha trascorso il suo tempo viaggiando in tutto il mondo insegnando e presentando seminari, oltre che essere un appuntamento fisso alle fiere e conventions di musica e percussioni. Era un Pied Piper dei tamburi e tutto ciò che Mr. Chapin doveva fare era sedersi dietro il suo martoriato, ma sempre a portata di mano practice pad, che in qualsiasi parte del mondo una folla di percussionisti si sarebbe riunita ad ammirare e assimilare al massimo ciò che il suo studente,namico e confidente Dom Famularo ha rinominato come “The Chapin Magic”.

Nel 1994, Mr. Chapin ha ricevuto due riconoscimenti per il suo contributo alla musica e l’istruzione: l’American Eagle Award, presentato dal Consiglio Nazionale della Musica a Washington e un Lifetime Achievement Award dal Berklee College of Music di Boston. Nel 1995 è entrato a far parte della Percussive Arts Society Hall of Fame. Nel corso degli ultimi 70 anni, ha osservato, studiato e analizzato ogni grande (e non tanto grande) batterista. Era lì da quasi l’inizio della moderna batteria e ciò non potrà mai accadere di nuovo. Mr. Chapin è stato uno studente modello e un maestro eccellente, personificando le più importanti qualità necessarie per la longevità nel music business: egli non è mai invecchiato!

 
              jim01
 
 
Chi ha studiato Jaz non può non ricordare
questa pagina di esercizio per lo Swing 
 
                                              
 
 
                                              Grazie JIM
 
 
 
 
 
 

Ancora nuove percussioni

Pubblicato: 17 settembre 2009 in Strumenti musicali
 
Sono sempre alla ricerca di novità nell’ambito delle percussioni
e siccome questa estate ho avuto l’occasione di conoscere nuovi
amici musicisti ho potuto conoscere nuove percussioni da loro
usate , così ho deciso di farvele conoscere rivolgendomi come
al solito ai video della nostra grande fonte inesauribile
di YouTube , ne ho trovati tre che voglio portare alla vostra
attenzione perchè come al solito l’uso delle percussioni dimostra
che si può fare della musica anche senza l’ausilio dell’elettronica,
o almeno molto limitato .
 

 

 

Mandala drum

Pubblicato: 24 luglio 2008 in Strumenti musicali

Siete creativi ? provatelo con il

Mandala-drum

Se vi sentite battristi creativi , come al solito l’elettronica vi viene in aiuto con un nuovo pad capace di

distinguere 128 zone di percussione dal centro verso il bordo della pelle e 128 velocity di potenza percussiva ; collegando il pad ad un computer con il software e la libreria di suoni in dotazione , tramite una semplice presa USB , si possono generare delle atmosfere veramente particolari e penso che l’unico limite sia appunto la cretività , visto che lo strumento di per se offre una quantità infinita di sonorità .

Come al solito essendo una novità costa ancora parecchio e non so se sia disponibile sul mercato italiano ma speriamo che col tempo e la sua diffusione diventi abbordabile e raggiungibile da tutte le tasche

.

http://www.mandaladrum.com http://www.mandaladrum.com

 

elettronica o acustica?

Pubblicato: 11 luglio 2008 in Strumenti musicali
 
Elettronica o acustica???
 
 
Quasi tutti i musicisti hanno problemi con i loro vicini a causa del rumore che si fa quando si studia ma
credo che nessuno abbia mai superato la soglia di intolleranza del vicinato come i batteristi . Fino a qualche
tempo fa ci veniva in aiuto la classica cantina o garage insonorizzati alla meglio ma purtroppo non tutti
avevano questa possibilità , così gli esercizzi si facevano in casa con la batteria ricoperta da asciugamani ,
vecchie coperte , e quant’altro potesse attutire il suono , a discapito totale della maneggevolezza dello strumento.
Chi dovesse approcciarsi alla batteria oggi , può sicuramente reputarsi fortunato infatti grazie all’elettronica ,ed
all’uso della tecnologia MIDI , CAMPIONAMENTI , sofisticati TRIGGER , sono state create delle batterie elettroniche sempre più dotate e complete , ma l’ultimo scoglio della rumorosità è stato superato dalla ROLAND che ha
brevettato le pelli per batteria tipo MESH , praticamente sono una sorta di retina tesa che lascia passare l’aria
e quindi non produce nessun suono quando viene percossa mantenendo però il caratteristico rimbalzo e risposta
della bacchetta tipici della pelle normale.  
Come tutti i prodotti elettronici , anche la batteria elettronica ,col passar del tempo stà subendo il processo del
calo dei prezzi , infatti oggi risultano molto più abbordabili o quanto meno non così irraggiungibili come negli anni 90 .
L’accoppiata vincente è con un computer dotato di un programma di SEQUENCING tipo Cubase o Cakewlk e
dei buoni MIDI FILE tramite i quali una volta aperto lo SCORE della TRACCIA DI BATTERIA e messa in MUTO , ci si può esercitare ad libidum suonando in cuffia e seza rompere i "timpani" a nessuno .
Io pure ho voluto sperimentare questa tecnica anche perchè ero stufo di pagare la sala prove ogni volta che dovevo
esercitarmi , perciò dopo una attenta indagine di mercato mi sono rivolto ad un prodotto entry-level usato ma con buone caratteristiche sia meccaniche che elettroniche , ho acquistato una Yamaha DTX3 con 350€ e anche se non monta pad com pelli MESH ma dei semplici pad in gomma , devo dire che mi ritengo soddisfatto al 100% .
Per quanto riguarda la rumorosità i pad in gomma non sono il massimo ma permettono di fare gli esercizzi o suonare tranquillamente disturbando non più di una radio , quindi evito di suonare di notte .
Se poi non abbiamo a disposizione soldi da investire in un nuovo strumento , possiamo sempre usare la nostra
vecchia batteria acustica sostituendo le pelli con le nuove MESH spendendo solo 60€ mantenendo così il fil e
l’impostazione dello strumento classico .
 
 
 
Un prodotto della Yamaha DTXPlorer decisamente
entry-level (pagarepocoaverepoco)
 
dtxplorer_medium_jpg 
 
 
 
 
 
Un buon prodotto della Yamaha la DTXPress 4 Special
una via di mezzo tra il professionale e amatoriale
 
dtxpress4special_medium_jpg
 
 
 
 
Un’ottimo prodotto della Roland la TD 20
monta tutti pad con pelli mesh,ottimi suoni campionati
decisamente professionale
ma costosa
 
                                                                                                   td_20k
 
 
 
 
ecco le pelli mesh salvezza di chi studia in casa
e vuole spendere poco (ne esiste anche unaversione
triggerata da usare con qualsiasi centralina )
 
 
e994_1pelle-mesh-tama